Con una mossa che promette di trasformare il panorama tecnologico globale, la multinazionale cinese Huawei ha confermato che abbandonerà completamente il sistema operativo Android sui loro dispositivi mobili a partire dal 2025. Questa decisione segna un passo definitivo verso la loro indipendenza tecnologia, a favore del proprio sistema operativo: HarmonyOS Avanti.
Huawei lavora da anni per dissociarsi dalla tecnologia americana a seguito delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti dal 2019, che ne hanno fortemente limitato l'accesso a componenti e software. Di conseguenza, l'azienda ha intensificato lo sviluppo delle proprie soluzioni e HarmonyOS Avanti sarà la pietra angolare di questa strategia.
Il futuro con HarmonyOS Next
HarmonyOS Avanti, annunciato recentemente nel quadro della presentazione della serie Mate 70, rappresenta un cambiamento radicale per Huawei ed è che questo nuovo sistema operativo è stato progettato da zero, senza basarsi sul nucleo di Android. Secondo Richard Yu, CEO di Huawei Consumer Business Group, questo software "ha bisogno ancora di qualche mese di aggiustamenti, ma sarà lo standard su tutti i futuri dispositivi del marchio".
Una delle caratteristiche più rilevanti di HarmonyOS Next è la sua incompatibilità con le applicazioni Android. Ciò significa che gli utenti non potranno installare le applicazioni sviluppate per Android, compresi quelli di Google. Per compensare questa limitazione, Huawei ha intensificato la collaborazione con gli sviluppatori di software, con l'obiettivo di raggiungere qualcosa in più 100,000 applicazioni compatibili entro il 2025. Attualmente ne ha già alcune 75,000, secondo le dichiarazioni ufficiali.
Lo garantisce anche l'azienda HarmonyOS Avanti fornirà prestazioni fino a 40% superiore rispetto al suo predecessore e ha già confermato che lo includerà Armonia intelligente, un assistente basato sull'intelligenza artificiale che interagirà con diverse applicazioni e ottimizzerà funzioni come la modifica dei contenuti, la sicurezza e l'interazione tra dispositivi. La serie Mate 70, che sarà lanciata a dicembre, sarà la prima a includere questo sistema operativo, sebbene sia una versione transitoria basata su Harmony OS 4.3.
Allo stesso modo, Huawei ha rafforzato il suo impegno verso un ecosistema completamente indipendente presentando il nuovo chip Kirin 9020. Realizzato interamente in Cina, anche questo processore vuole essere protagonista quell'inizio di un'era senza dipendenza dalla tecnologia straniera, offrendo fino a 40% più veloce del suo predecessore e con miglioramenti significativi nell’efficienza energetica.
Impatto sul mercato globale
La decisione di partire Android posiziona Huawei come uno degli attori chiave nella riconfigurazione tecnologica globale. Se da un lato la strategia rafforza la sua leadership in Cina, dall’altro pone anche sfide significative. Come sottolineano molti analisti, l'assenza di applicazioni Android, combinato con le restrizioni commerciali, potrebbe ostacolarne l'accettazione sui mercati internazionali, dove l'ecosistema di Google è predominante.
Nonostante ciò, Huawei è abbastanza fiduciosa nella forza del suo sistema operativo e nella sua capacità di attrarre utenti grazie ad un'esperienza diversa. Inutile dire che l'integrazione di HarmonyOS Avanti in altri prodotti della sua famiglia è più che garantito, con orologi intelligenti, tablet e altri dispositivi che potrebbero partecipare a un'esperienza tecnologia perfettamente sincronizzato e integrato, molto nello stile del ecosistema di mele.
Un cambiamento storico
L'abbandono di Android Non segna solo un cambiamento per Huawei, ma riflette anche una tendenza più ampia nelle principali aziende tecnologiche cinesi. Alle aziende piace Xiaomi hanno iniziato a progettare i propri processori, cercando di ridurre la loro dipendenza da fornitori americani come Qualcomm o MediaTek. L'indipendenza tecnologia si sta affermando come una priorità strategica per molte aziende cinesi, soprattutto sulla scia delle crescenti tensioni politiche.
Il lancio di HarmonyOS Avanti e i dispositivi Mate 70 sono quindi solo l'inizio di una nuova fase per Huawei. L'azienda spera di consolidarsi come alternativa valida e competitiva in un mercato globale chiaramente dominato Google y Apple. Riuscirà Huawei a scrivere una nuova pagina nella storia della tecnologia?